L’Insegnamento
Questo sistema di lavoro programmato nella fase 6 – 14 anni si occupa prioritariamente di esercitare la sensibilità per l’abilità tecnica ottimale. L’obiettivo è quello di apprendere determinati gesti tecnici per poi utilizzarli con determinazione in maniera naturale, istintiva, senza sforzo, nelle situazioni di gioco. Questa educazione alla sensibilità del tocco del pallone dipende dalla qualità e appropriatezza delle esercitazioni che il tecnico maestro saprà proporre tenendo conto delle fasi di sviluppo dell’allievo.
È indispensabile che il tecnico maestro sappia spiegare, dimostrare e correggere i vari gesti tecnici per fare in modo che l’allievo memorizzi e consolidi le nuove abilità tecniche.
Fondamentale è la figura del tecnico maestro in grado di trasferire la passione, la competenza e l’entusiasmo per questi procedimenti.
L’altro punto fondamentale è rappresentato dall’insegnamento dello sviluppo dell’intraprendenza individuale di ogni giocatore attraverso il superamento dell’avversario. La capacità continua di prendere iniziative personali cercando di superare l’avversario rende l’apprendimento dell’allievo stimolante ed emozionante.
Il ruolo del tecnico maestro ha il dovere di sviluppare, stimolare, incentivare, l’atteggiamento propositivo degli allievi e la loro capacità di intraprendenza. L’insieme di queste due capacità rappresenta il prerequisito fondamentale e indispensabile per sviluppare e costruire le abilità tecniche che presuppongono la collaborazione e il gioco di squadra.
- 6 – 10 anni (pulcini) Come sapete i bambini in questa età sono molto egocentrici e questo loro egocentrismo va sfruttato al massimo da parte di noi istruttori, sviluppando tutto quello che è il rapporto “io, la palla e l’avversario da superare nell’uno contro uno”.
- 10 – 13 anni (esordienti e giovanissimi) In questa fase i ragazzi iniziano a percepire il valore della collaborazione con gli altri e sarà in questo momento che si dovrà incentivare l’insegnamento di due gesti tecnici fondamentali per la collaborazione e il gioco di squadra, ovvero la ricezione della palla e il calciare la palla (passaggio). Questi due gesti tecnici verranno assimilati molto più rapidamente se precedentemente sarà stato svolto il lavoro sopracitato, per creare quei prerequisiti necessari e fondamentali per ricevere e calciare la palla. In questa fase avverrà anche l’avviamento all’insegnamento del gioco di volo e semi-volo e del gioco di testa.
- 14 – 17 anni (allievi e juniores) In questa fase si andrà a consolidare e velocizzare tutti i gesti tecnici e ad affinare le carenze (esempio piede debole). Diventa fondamentale lo sviluppo della tecnica nelle varie zone di campo che il giocatore occupa in partita, ovvero la ripetizione di quei gesti tecnici che il giocatore dovrà eseguire in base al ruolo, quindi la tecnica specifica per ruolo. Se voglio costruire una grande squadra devo avere dei grandi giocatori, se voglio avere dei grandi giocatori devo migliorarli individualmente e più diventeranno bravi, più forte potrà diventare la squadra.
- Da 17 anni in su Ciascun calciatore, a qualsiasi età, ha la possibilità, mediante un lavoro individuale appropriato e quotidiano, di migliorare il proprio bagaglio di abilità tecniche. Ad ogni età, con un lavoro metodico, il calciatore ha la possibilità di affinare e migliorare eventuali carenze tecniche aumentando la velocità di esecuzione di ogni singolo gesto tecnico.
Ecco allora che si potranno costruire le strategie di squadra (tattica di reparto e tattica collettiva).
In poche parole, per costruire una casa, bisogna partire dalle fondamenta per poi arrivare al tetto. Le fondamenta (trattamento della palla) devono essere ben solide e di pari passo aumenterà l’autostima del giocatore che quindi avrà maggior consapevolezza e capacità dei propri mezzi.